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Storia

La storia della Bosnia ed Erzegovina, viene segnata dagli scontri tra le chiese ortodosse e latine, e dall’ influenza delle tribù slave e dalla loro cristianizzazione, è diventata un insieme “geo-religioso”.

Di quest’area, tutt’ oggi, non si hanno notizie dei primi periodi storici.

In antichità i territori della Bosnia Erzegovina appartenevano all’ Impero Romano e parte all’ Illiria. Fu un territorio di passaggio per molti popoli. Il territorio dell’attuale Bosnia faceva parte della Dalmazia. Pur non avendo un grande sviluppo come paese, era importante per le miniere.

Questo territorio fu in punto di scontro tra l’ Impero Romano d’ Occidente e l’ Impero Romano d’ Oriente.

Dal 1300 la Bosnia erzegovina fu un territorio che per vari secoli fu dominato dai turchi. Un punto geografico di incontro tra il mondo cristiano e il mondo mussulmano.

Nel VII, le aree Bosniache furono occupate dagli Slavi che formarono organizzazioni statali e si distinsero in vari gruppi: Sloveni, Croati, Bosniaci e Serbi. Nonostante le guerre che vi crescevano intorno, il territorio bosniaco, era in una situazione di pace momentanea, infatti, al suo interno iniziavano a crescere i vari conflitti fra le varie etnie.

Il territorio Ex Jugoslavo, fu un territorio sempre immerso in guerre e in ribellioni per l’indipendenza e nel 1878, la situazione peggiorò, perchè questo “stato” passò sotto il controllo austriaco. La soluzione, per la liberazione dal controllo austrico, non fu accettata dai nazionalisti che diedero il via al casus belli della prima guerra mondiale a Sarajevo.

La storia di Medjugorje inizia nell’anno 1882 con la costruzione di una linea ferroviaria collegante la Dalmazia adriatica e la cittadina di Mostar.

Dieci anni dopo, nel 1892, Paškal Buconjić, vescovo della città di Mostar, fece ereggere una parrocchia a San Giacomo, completata poi nel 1934.

Nel periodo della seconda guerra mondiale intorno all’ anno 1941, gli Ustascia saccheggiarono un monastero di Medjugorje che apparteneva allo Stato Indipendente di Croazia e uccisero molta gente tra i quali vari civili serbi.

Nel 1981 prese inizio il boom economico dovuto alla apparizioni della Madonna sul Podbrdo.

Medjugorje, nel periodo delle Guerre Jugoslave, fino all’anno 1993, restò sotto il consiglio di difesa della nazione. Da quell’anno prese a fare parte della Repubblica Croata dell’Herceg-Bosna.

Nel 1992 il consiglio croato della difesa volle che il monastero serbo-ortodosso venisse distrutto. Ordinando una pulizia etnica furono costruiti vari campi di concentramento nel 1993.  La collina delle apparizioni, il Podbrdo, di proprietà dell’Ordine francescano, fu usata come zona per testare armi, dalla milizia locale.

Medjugorje fu affiancata, nel 1995, alla Federazione di Bosnia ed Erzegovina, dopo che il 2 aprile dello stesso anno, un gruppo di miliziani serbi rapirono il vescovo della città, che grazie alle Forze di Protezione delle Nazioni Unite fu poi liberato.

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